Pepe Catering di Roma, è felice di annunciare che realizza eventi catering  "Kasher" o "Kosher" secondo la dizione Yiddish.

In questa tipologia di eventi il nostro catering rispetta i principi della cucina "Kasher" o "Kosher",  che si caratterizzata da un insieme di prodotti preparati nel rispetto delle norme alimentari ebraiche.
Un cibo "Kashèr"  significa adatto, valido, buono. Un cibo è Kasher quando, oltre ad assicurare i requisiti fondamentali ai principi religiosi dell’ebraismo, offre controllo qualitativo sugli stessi. Quando si parla di cucina Kasher, non s’intende quindi solo un regime di privazione, ma piuttosto di limitazione.

La Pepe Catering di Roma, offre pertanto la possibilità di realizzare un catering per un matrimonio ebraico, o qualsiasi altra festa ebraica.

La cucina "Kasher" o "Kosher" è  attenta innanziutto alla imprescindibile differenza fra animali concessi e animali proibiti. Nella cucina kasher sono assolutamente vietati il maiale e il coniglio, mentre quanto riguarda il pesce, il divieto si riferisce alle specie che non possiedono pinne o squame, come crostacei, frutti di mare e molluschi. Sono ammessi i volatili, ma solo se non appartengono alla famiglia dei rapaci, così anche nella macellazione esistono regole ben precise che devono essere rispettate, siamo attenti all'abbinamento fra i cibi stessi è proibito ad es.  associare nello stesso pasto pietanze a base di latte con quelli a base di carne.
I dolci sono consentiti, purché preparati con alimenti Kasher, e sono spesso a base di uova e mandorle. Il pane invece, é di tipo azzimo, ovvero preparato senza lievito. Esiste poi un vino Kasher, che per essere considerato ‘puro’ deve essere prodotto sotto stretto controllo del Rabbino, il quale è chiamato a sigillare i contenitori alla fine di ogni lavorazione.
Fra i piatti tradizionali più gustosi della cucina Kasher: lo Stracotto con farina di polenta bianca (detto anche Basìn), i carciofi alla Giudìa, le Triglie al pomodoro, la Crostata di ricotta.

Deciso la data? o almeno il periodo?, ecco come prepararti e cosa decidere